Meta vive il periodo più difficile di sempre: licenziati altri 11.000 dipendenti
Meta, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp sta vivendo il periodo più difficile di sempre con i ricavi che continuano a scendere e con licenziamenti in massa.
Durante il mese di Settembre, Meta ha già licenziato la bellezza di 87.000 dipendenti ma dopo gli ultimi risultati finanziari, l’azienda si vede costretta a togliere il lavoro a tantissime altre persone.
Oggi Zuckerberg ha ufficializzato la notizia di altri 11.000 licenziamenti, che vanno a ridurre la grandezza dell’azienda di un altro 13%.
Ma come siamo arrivati a questo punto?
Tutto è iniziato con il Covid. Il mondo si è spostato rapidamente online, c’è stata un’impennata degli e-commerce, portando ricavi smisurati. Molte persone hanno previsto che questa sarebbe stata un’accelerazione permanente, che sarebbe continuata anche negli anni successivi alla pandemia. Anche io ci ho creduto ed ho deciso di aumentare significativamente i nostri investimenti. Sfortunatamente le cose non sono andate come previsto. Non solo il commercio online è tornato alle tendenze precedenti, ma la recessione macroeconomica, l’aumento della concorrenza e la perdita dei tracciamenti pubblicitari hanno fatto in modo che le nostre entrate fossero molto più basse delle aspettative. Ho sbagliato e me ne assumo le responsabilità, dichiara Zuckerberg.
In questa nuova situazione, abbiamo la necessità di diventare più efficienti in termini di capitale. Abbiamo spostato più risorse su un numero minore di aree di crescita ad alta priorità, come il nostro motore di scoperta dell’IA, le nostre piattaforme pubblicitarie e la nostra visione a lungo termine per il Metaverso. Abbiamo ridotto i costi in tutte le nostre attività, tra cui riduzione di budget, riduzione dei vantaggi e riduzione della nostra impronta immobiliare. Questi cambiamenti, da soli, non basteranno a riequilibrare i costi con i ricavi pertanto ho dovuto prendere anche la difficile decisione di licenziare delle persone.
Sui licenziamenti:
Considero i licenziamenti come l’ultima risorsa possibile per ridurre i costi. Questo è un momento davvero triste e non c’è un modo meno orribile per licenziare qualcuno ma purtroppo non c’è modo di evitarlo. A coloro che se ne vanno vanno i miei ringraziamenti per tutto il lavoro svolto. A coloro che restano voglio dire che questo sarà un periodo difficile anche per voi, non solo perchè stiamo dicendo addio a molti colleghi ma anche per via di questo sentimento di incertezza per il futuro che state provando.
Voglio che sappiate che prendo queste decisioni per assicurarci un futuro migliore e più sicuro. Credo che oggi siamo profondamente sottovalutati come azienda. Miliardi di persone utilizzano i nostri servizi per connettersi e le nostre comunità continuano a crescere.
Zuckerberg resta però fiducioso sul Metaverso. Quando i tempi saranno maturi e questo mondo virtuale si concretizzerà, Meta tornerà sulla cresta dell’onda ed i ricavi saranno senza precedenti:
Siamo leader nello sviluppo della tecnologia che definirà il futuro della connessione sociale e della prossima piattaforma informatica. Stiamo svolgendo un lavoro che avrà un impatto storico importante. Sono sicuro che se lavoreremo in modo efficiente usciremo da questa crisi più forti e resistenti che mai.
Per il momento, i ricavi di Meta sono scesi del 4% nell’ultimo quadrimestre fiscale e questo ha creato enorme disappunto negli investitori. Nell’ultima settimana, le azioni di Meta sono scese del 24,5%, una cifra davvero impressionante.
Zuckerberg ha dichiarato che il 2023 non sarà un grande anno per la sua azienda ed ha anche suggerito che Meta potrebbe diventare un’azienda ancora più piccola di quella che è oggi, preannunciando una nuova ondata di licenziamenti che potrebbe avvenire nel corso del prossimo anno.
Bisogna però ammettere che quasi tutte le aziende stanno vivendo un momento difficile: Anche Intel sta pensando di licenziare il 20% dell’organico, nello stesso momento anche Apple ha sospeso le assunzioni, ad eccezione del reparto di ricerca e sviluppo. Twitter è perennemente in crisi ed Elon Musk, non appena è diventato CEO, ha subito iniziato a licenziare i pezzi più grossi della gestione precedente e per risollevare le sorti del social network ha deciso di “vendere” la spunta blu di verifica a tutti gli utenti che pagheranno.