Abbiamo provato le Community di WhatsApp e vi spieghiamo meglio cosa sono e come funzionano

Abbiamo provato le Community di WhatsApp e vi spieghiamo meglio cosa sono e come funzionano

E’ già da un mese che Whatsapp ha annunciato il rilascio ufficiale delle Community su iOS ed Android ma la funzione non è ancora attiva a tutti.

Noi siamo riusciti a provare le Communities tramite una versione Beta di WhatsApp ma proprio in queste ore sta iniziando ad apparire a tutti gli utenti anche attraverso l’aggiornamento della versione disponibile in App Store. Se non vi risultano ancora disponibili, attendete tra oggi e domani.

In questo articolo vi vogliamo mostrare come appaiono le Community, come si utilizzano ma soprattutto a cosa servono, perchè non è ancora ben chiaro a tutti.

Cosa sono le Community di Whatsapp

Avete presente i gruppi di WhatsApp? In un gruppo possono esserci svariati membri che ne fanno parte e si può conversare con tutti i partecipanti contemporaneamente, avendo sia potere di scrittura che di lettura.

La Community è un raccoglitore di più gruppi, legati dallo stesso argomento principale che fa da filo conduttore. Facciamo qualche esempio pratico:

Primo esempio: Immaginiamo una scuola primaria chiamata “Ragazzi d’Europa”. Questo potrebbe essere anche il nome della Community. La scuola poi, è composta da varie classi di studenti dalla 1ª elementare alla 5ª elementare. All’interno della Community quindi, si potrebbero creare 5 gruppi distinti, uno per ogni classe.

A questo punto, un genitore potrebbe unirsi alla Community della scuola frequentata dal proprio figlio ma ovviamente non dovrebbe essere bombardato dalle notifiche che non gli interessano, ovvero non dovrebbe ricevere i messaggi da parte dei genitori di altre classi. Di conseguenza, il genitore “Antonio” andrà ad unirsi soltanto al gruppo legato alla classe del proprio figlio “Fabiano” e riceverà messaggi soltanto dagli altri genitori di quella classe, senza andare a mischiarsi con gli altri.

L’amministratore della Community invece, (che in questo caso sarebbe il preside) potrebbe sia fare degli annunci universali, che arriverebbero a qualsiasi genitore di qualsiasi classe (Gruppo) sia delle comunicazioni individuali, ristrette soltanto ad un determinato gruppo.

Secondo esempio: Immaginiamo un progetto lavorativo come potrebbe essere quello dello sviluppo di un’applicazione per iOS. Questo sarà il tema della Community e poi all’interno potremo creare vari gruppi distinti, dedicati a chi si occuperà dell’interfaccia grafica, chi si occuperà del codice, chi si occuperà del marketing e così via. I grafici si uniranno soltanto al gruppo preposto, gli sviluppatori avranno il proprio e così via. L’amministratore potrà fare fare annunci comuni a tutti i sottogruppi quando c’è bisogno di riunire “le parti” oppure scrivere soltanto in un gruppo specifico, mantenendo tutto in ordine, separato ed organizzato.

Terzo esempio: Ipotizziamo che una classe di studenti sia così collaborativa da aiutarsi tra di loro nei compiti delle varie materie. Si potrebbe creare la Community che porta il nome della classe (5ª B per esempio) e poi dei sotto-Gruppi con i nomi di tutte le materie. Chi interessato soltanto all’italiano, perchè magari ha un debito, può unirsi a quel gruppo e parlare soltanto di quello, senza confondere i messaggi e l’argomento con quello delle altre materie.

Potremmo fare anche tanti altri esempi. I gruppi su WhatsApp vengono utilizzati da anni per organizzare praticamente qualsiasi cosa. Con una Community possiamo mettere ordine tra i gruppi, tenendo tutto in maniera più organizzata. Pensate al vostro gruppo di amici. In occasione di un compleanno si va a creare un altro gruppo dedicato ai regali, in occasione di un evento, un concerto o qualsiasi altra cosa si va a creare ancora un altro gruppo, che spesso sono temporanei e poi vengono eliminati proprio perchè c’è un rapporto di “odio e amore” nei confronti dei gruppi: quando sono troppi iniziano a dar fastidio, ma contemporaneamente quando si vuol fare delle comunicazioni sono praticamente essenziali. Le community aiuteranno ad organizzare meglio le cose anche se ci vorrà del tempo prima che vengano assimilate bene ed utilizzate correttamente.

In ogni caso ogni persona può creare soltanto 1 Community. L’applicazione WhatsApp su iOS mostrerà un tab dedicato alle Community direttamente sulla barra inferiore, sostituendo l’attuale icona della Fotocamera, in posizione centrale.

Cliccando quest’icona si verrà guidati nel processo di creazione della Community e poi dei vari sottogruppi.

Dovremo dare un nome alla Community ed anche una descrizione. Poi dovremo dare un nome a tutti i gruppi creati all’interno Community che potranno essere al massimo 21. Dopo aver creato i gruppi, potremo invitare i membri ad unirsi a quello più idoneo, con un limite massimo di 5000 membri ciascuno.

Sia la Community che i vari sottogruppi di cui si fa parte appariranno nella classica schermata che elenca tutte le conversazioni. Ma si potrà accedere alla community ed i suoi gruppi anche cliccando il tasto dedicato sulla barra inferiore dell’app.

I gruppi di una community saranno riconoscibili da un’icona con 3 ondine nella parte sinistra.

Abbiamo le nostre perplessità sul modo in cui verranno utilizzate le Community perchè sia lo scopo che la struttura non sembrano così immediati e pratici. Siamo convinti che le persone continueranno ad utilizzare i gruppi semplici, creando ancora gruppi temporanei nel caso del bisogno che poi andranno a cancellare quando non saranno più utili.

Un approccio migliore a questo concetto è stato intrapreso, ancora una volta, da Telegram, che recentemente ha introdotto i Topic. Anche su Telegram esistono i gruppi ai quali le persone possono unirsi per parlare tra loro. Noi abbiamo un gruppo “iSpazio” su Telegram dove gli appassionati di Apple possono scambiarsi informazioni, aiutarsi e chattare tra loro. Da quando sono stati introdotti i Topic, abbiamo diviso il nostro gruppo in questi “sotto-gruppi” andando a definire appunto i temi (o argomenti) in maniera tale da permettervi di entrare nella sezione “iPhone” per leggere o discutere soltanto di iPhone, nella sezione Apple Watch, per fare altrettanto leggendo soltanto dello smartwatch senza mischiare i messaggi con chi vuole parlare di Mac o di iCloud. La Community di WhatsApp ha più o meno lo stesso scopo ma il modo in cui è stata pensata non ci convince a pieno.