Google Bard è l’intelligenza artificiale che si integrerà nel motore di ricerca!

Google Bard è l’intelligenza artificiale che si integrerà nel motore di ricerca!

Il futuro sarà incentrato sull’utilizzo delle intelligenze artificiali in qualsiasi settore. Mentre ChatGPT continua a riscuotere successo e la curiosità degli utenti, Google non è rimasta ferma a guardare ed oggi introduce Bard.

Bard ha aperto le porte ad un gruppo limitato di tester con lo scopo di mettere a punto gli ultimi dettagli prima di rilasciarlo al pubblico nei prossimi mesi.

Secondo Google, l’intelligenza artificiale potrà aiutare nel settore medico rilevando le malattie in modo più veloce e giocando d’anticipo, permetterà alle persone di accedere alle informazioni nella loro lingua, aiuterà le imprese nella gestione del lavoro e a sbloccare il loro potenziale e potrà aiutare a spiegare concetti molto complessi con parole semplicissime, come se lo si spiegasse ad un bambino.

Google Bard sta per “bardo” che nella cultura anglosassone rappresenta il narratore per eccellenza, William Shakespeare. Viene descritto come un servizio sperimentale di intelligenza artificiale conversazionale, basato su LaMDA (Language Model for Dialogue Application).

A differenza di ChatGPT, che è un chatbot con il quale si può conversare liberamente e che andrà a scontrarsi con Google Sparrow, Bard nasce con lo scopo di essere integrato nei risultati di ricerca e negli altri servizi. Verrà utilizzato per affinare una ricerca online andando oltre la visualizzazione dei link ai vari siti web che parlano di un dato argomento, offrendo informazioni aggiuntive.

Ad oggi infatti, Google può già rispondere in maniera diretta ad alcune domande che prevedono una risposta univoca, come ad esempio “qual è il teorema di Ruffini?” ma con l’introduzione di Bard, potremo chiedere a Google cose più complesse ottenendo risposte più articolate, come ad esempio “Qual è il metodo migliore per risolvere questo problema matematico?” Sarà l’AI ad analizzare la situazione ed eventualmente a fornirci il teorema di Ruffini.

Altra caratteristica interessante di Bard sarà la capacità di fornire risposte imparziali quando il tema è assolutamente soggettivo. Ad esempio, se gli chiediamo “Qual è lo strumento più semplice da suonare tra la chitarra ed il pianoforte?” Bard risponderà che dipende.. per alcuni può essere il primo, per altri il secondo e che le proprie inclinazioni faranno la differenza. Raccomanda di provare entrambi 1 ora al giorno per farsi una propria idea a riguardo.

Bard potrà essere utilizzato anche per fornire risposte semplici a domande complesse, come ad esempio “Descrivi le nuove scoperte del James Webb Telescope a mio figlio di 9 anni“.

Google è sempre stata restia a rendere questi progetti aperti al pubblico a causa di una tendenza, non ancora risolta, dei modelli linguistici che vengono orientati dagli utenti verso discorso d’odio o la comunicazione di informazioni false. Le cose sono cambiate quanto è arrivata OpenAI con il suo ChatGPT ed ancora di più quando Microsoft l’ha finanziata per oltre 10 miliardi di dollari, pronta ad integrare l’AI nei suoi servizi. Questi modelli linguistici hanno tutte le potenzialità di mandare in pensione i tradizionali motori di ricerca e Google non è potuta rimanere a guardare.

Bard promette di essere migliore proprio perchè integrato in un motore di ricerca super aggiornato e dalle conoscenze illimitate mentre le conoscenze di ChatGPT-3 sono ferme al 2021.