Il Metaverso è un “buco nero” per l’azienda: ha già registrato perdite per 14 miliardi di dollari senza dare frutti

Il Metaverso è un “buco nero” per l’azienda: ha già registrato perdite per 14 miliardi di dollari senza dare frutti

E’ da tempo che Meta, l’azienda precedentemente conosciuta come Facebook, continua a perdere importanti cifre, trimestre dopo trimestre.

Qualche giorno fa Meta ha presentato i risultati fiscali dell’ultimo trimestre del 2022 ed anche questa volta cala leggermente il fatturato mentre crollano completamente gli utili.

In particolare è la divisione RealityLabs, dedicata al metaverso, che continua a bruciare denaro: per ogni dollaro incassato ne perde ben sei, ma è un investimento a cui Meta non vuole rinunciare perchè proprio dalla bontà del prodotto finale dipenderà tutto il futuro dell’azienda e si continua ad immaginare un mondo virtuale che saprà ricompensare gli sforzi sostenuti portando nuove ricchezze.

La divisione RealityLabs ha registrato una perdita di 4,28 miliardi di dollari negli ultimi 3 mesi dell’anno, una cifra che se sommiamo ai dati registrati nei trimestri precedenti costituisce una perdita complessiva di 13,72 miliardi di dollari per l’intero 2022.

I guadagni per ora sono bassi e marginali, soltanto 2,16 miliardi di dollari per il 2022, esattamente sei volte in meno rispetto a quanto si sta spendendo.

Non ci sono segnali di un’inversione di tendenza e l’azienda stessa ha dichiarato che le perdite operative della divisione aumenteranno significativamente nel 2023. 

L’intero 2022 si è chiuso con fatturato (-1%) e utili (-41%) in calo. Cresce però l’utilizzo della piattaforma: Facebook infatti ha toccato i 2 miliardi di utenti che hanno effettuato l’accesso al sito almeno 1 volta al giorno, un dato del 4% più alto rispetto al 2021. Il numero di utenti che hanno effettuato l’accesso almeno 1 volta al mese è salito anch’esso a 2,96 miliardi, costituendo un aumento del 2%.

Questo dimostra che le persone hanno ancora interesse in Facebook e che, a differenza di quanto si pensi, i giovani non stanno realmente abbandonando la piattaforma lasciandola soltanto ai boomer.