Adobe ci lascia a bocca aperta con Photoshop Beta e la nuova AI Generativa basata su Firefly

Adobe ci lascia a bocca aperta con Photoshop Beta e la nuova AI Generativa basata su Firefly

Ormai parliamo spesso di intelligenza artificiale e degli enormi passi avanti che si stanno compiendo in questo senso. Non potevamo esimerci dal parlarvi di Adobe che ha rilasciato una versione beta di Photoshop al dir poco portentosa.

Grazie alla tecnologia Adobe Firefly, di cui vi avevamo già parlato e che verrà utilizzata anche da Google Bard per generare immagini in base al testo che andremo a digitare nel chatbot, il nuovo Photoshop Beta riesce a svolgere dei piccoli “miracoli” grafici.

Si chiama Riempimento Generativo ed è uno strumento che permette agli utenti di aprire un’immagine in Photoshop, selezionarne una porzione e poi utilizzare l’AI per aggiungere oggetti, persone, paesaggi, per modificare vestiti, posizioni del corpo, per cancellare oggetti indesiderati e perfino per allargare delle foto, creando un qualcosa di molto più grande generato in base al contenuto già presente.

Descrivere tutto questo con delle parole è pressoché impossibile. Sono sicuro che leggendo l’articolo vi starete facendo un’idea delle nuove possibilità ma non è abbastanza. Procediamo quindi con un esempio. Partiamo da questa foto:

Come vedete si tratta di una bellissima sposa in una foto in formato verticale. L’immagine lascia vedere ben poco: la ragazza ha le gambe tagliate e possiamo intuire che sia appoggiata ad un’auto d’epoca ma poi c’è poco altro.

Portiamo questa foto in Photoshop Beta e come prima cosa allarghiamo il quadro per trasformarla in una foto in formato orizzontale che mostri molto di più dell’ambientazione circostante:

Per iniziare con la magia, ci basta selezionare le due parti laterali “vuote” ed utilizzare lo strumento Riempimento Generativo. Avremo la possibilità di scrivere una descrizione, in maniera tale da istruire l’AI affinchè riproduca esattamente quello che abbiamo in mente oppure, in alternativa, possiamo lasciare il campo di testo vuoto e vedere cosa riesce a combinare da sola. Ecco il risultato che ho ottenuto io:

Di per sè è già sbalorditivo. Vedere una piccola foto diventare così grande in pochissimi secondi è davvero impressionante e vi lascia con la bocca aperta. La foto di partenza era molto piccola, ciò nonostante l’AI ha capito che si trattava di un’automobile e gli ha dato una ruota. Il cambio di prospettiva dovuto alla portiera aperta tuttavia crea un bug che è brutto da vedere. Il risultato quindi non è perfetto ma siamo stati noi a non inserire nessuna descrizione nè a compiere una selezione più precisa per cui non ci resta che continuare e migliorare ulteriormente l’immagine.

Io ho deciso di rimuovere del tutto l’auto, cambiando radicalmente il contesto. Per farlo, basta prendere lo strumento lazzo e selezionare tutte le parti in cui si vede la macchina. Per intenderci, ho selezionato la parte a destra della sposa, la porzione di portiera che si vede più o meno al centro dello schermo, ed anche quella sorta di bidone che ha creato l’AI sulla sinistra. Anche in questo caso non ho inserito alcuna stringa di descrizione ed ho cliccato il tasto “Genera” per vedere come si comportava l’AI da sola. Ecco il risultato:

La foto adesso è perfetta. Il contesto del paesaggio è armonico rispetto alla porzione iniziale ma proviamo a dare anche dei piedi a questa ragazza. Ho quindi allargato la porzione di immagine, creando una zona vuota nella parte inferiore che è stata riempita così:

Ogni volta che genera qualcosa, l’intelligenza artificiale crea 3 varianti e ci permette di scegliere quella che preferiamo. In una delle tre varianti, la ragazza indossava delle scarpe col tacco ma alla fine ho preferito la versione con l’abito lungo. L’AI ha aggiunto anche un ceppo sul quale far posare tutti quei fiori ed ha esteso il prato e la strada. E’ ora di aggiungere il cielo:

Qui sono stato specifico ed ho chiesto esplicitamente di aggiungere un cielo carico di azzurro ma parzialmente nuvoloso. Dopo essere stato soddisfatto, ho selezionato con il Lazzo una piccola porzione di foto, chiedendo di aggiungere delle montagne in lontananza sullo sfondo:

Infine, ho chiesto di aggiungere una fontana sulla destra:

In pochissimi secondi siamo passati da una foto “minuscola” e con pochissimi dettagli, a questo: (cliccate per zoommare)

 

Ovviamente si tratta soltanto di un esempio, anche piuttosto banale rispetto a tutto quello che si può fare. Ad esempio, avrei potuto aggiungere uno sposo accanto alla ragazza, cambiarle completamente vestito a favore di un tailleur nero, avrei potuto cambiarle colore dei capelli o la posizione che sta assumendo.

Questo strumento è utile anche per eliminare cose indesiderate da una foto, perchè al contrario del “Riempimento in base al contenuto”, il nuovo Riempimento Generativo può proprio a creare le parti mancanti e lo può fare sia da sola sia seguendo le nostre direttive attraverso una stringa di testo contenente tutte le istruzioni.

In molti video che ho visto su TikTok, gli utenti si stanno divertendo anche ad “ingrandire” i dipinti più famosi al mondo, incluso quello dell’Ultima Cena e credetemi, il risultato è pazzesco. L’ai riesce a mantenere lo stile, i colori e tutta l’ambientazione sacra, creando angeli ed altri personaggi completamente inventati ma che sembrano essere stati in quella posizione praticamente da sempre.

Photoshop con FireFly è in Beta e per il momento permette di scrivere descrizioni generative soltanto in inglese ma non credo manchi tanto al rilascio ufficiale per tutti e naturalmente in italiano.