Il primo modello di iPhone “all-screen” e senza fori visibili arriverà non prima del 2027
I fornitori coreani di Apple hanno iniziato lo sviluppo di fotocamere integrate sotto lo schermo degli smartphone, aprendo la strada al primo iPhone con un vero aspetto “all-screen”.
Secondo quanto riportato da The Elec, LG Innotek ha avviato lo sviluppo preliminare dell’Under-Display Camera (UDC), che si posiziona sotto il display e non presenta un foro visibile nel pannello quando la fotocamera non è in uso.
Una UDC si differenzia da un modulo fotocamera frontale tradizionale poiché consente il passaggio di meno luce al sensore d’immagine. Questo perché si verifica una perdita di luce mentre attraversa l’area del display prima di raggiungere l’obiettivo della fotocamera, che può portare a una diminuzione della qualità e della luminosità dell’immagine.
Per compensare ciò, LG Innotek sta sviluppando un sistema di lenti “freeform optic” speciale a più lenti che può ridurre le aberrazioni ottiche e aumentare il rapporto di intensità luminosa attorno al modulo ottico per migliorare la qualità dell’immagine periferica. LG Innotek ha pubblicato brevetti per questa tecnologia da dicembre dello scorso anno e ne sono attesi altri ora che lo sviluppo è iniziato.
Anche LG Display, affiliata del gruppo LG Innotek, ha avviato lo sviluppo della UPC, secondo il report. LG Display mira ad aumentare la trasmissione della luce della UPC al 20% entro il 2023 e al 40% dopo il 2024, avvicinandosi agli standard richiesti da Apple. Si dice che quest’ultima abbia già ricevuto un campione di UPC da un fornitore non identificato, ma che lo abbia giudicato insoddisfacente in termini di prestazioni.
Prima che Apple utilizzi la tecnologia della fotocamera sotto lo schermo perfezionata, si prevede che adotterà la tecnologia Face ID sotto pannello nell’iPhone 17 Pro del 2025. Questo dovrebbe essere l’ultimo modello premium di Apple a includere un taglio circolare per la fotocamera frontale. La società adotterà poi la UPC nei modelli iPhone “Pro” del 2027, secondo l’analista Ross Young della società di ricerca Display Supply Chain Consultants.