Presto sarà possibile controllare l’Apple Vision Pro con il cervello
Synchron, una startup specializzata in tecnologia medica, ha raggiunto un importante traguardo con la sua interfaccia cervello-computer non invasiva. Dopo un anno di utilizzo, i pazienti coinvolti nel trial clinico non hanno riportato gravi effetti collaterali.
Le interfacce cervello-computer sono tra le più recenti tecnologie innovative che stanno cercando di penetrare nel mercato consumer. I test clinici per l’impianto cerebrale minimamente invasivo di Synchron sono iniziati nel 2022 e si sono evoluti nel corso degli anni, passando dal potenziale controllo di iPhone e iPad al controllo dell’Apple Vision Pro.
Secondo un comunicato stampa di Synchron, tutti i sei pazienti con l’interfaccia cervello-computer non hanno avuto gravi effetti collaterali correlati al dispositivo che hanno portato alla morte o ad un aumento permanente della disabilità durante il primo anno post-impianto. In sostanza, il dispositivo impiantato non ha causato alcun problema e ha dimostrato risultati coerenti nella cattura dei segnali cerebrali per l’intento motorio.
“I risultati dello studio COMMAND rappresentano una pietra miliare medica importante, confermando la sicurezza della BCI Stentrode senza eventi di sicurezza neurologici segnalati durante il periodo di studio di 12 mesi”, ha dichiarato Levy, M.D., MBA, FAANS, FACS, Co-Principal Investigator, studio COMMAND, e presidente di UB Neurosurgery (UBNS) nella dichiarazione. “Questo approccio minimamente invasivo ha il potenziale di sbloccare la tecnologia BCI su larga scala per i milioni di pazienti con paralisi e altre sfide alla mobilità”.
Il COMMAND study è il primo trial approvato dalla FDA per un’interfaccia cervello-computer impiantata permanentemente. A differenza di altri impianti cerebrali che richiedono un intervento chirurgico pericolosamente invasivo, l’impianto di Synchron viene attaccato tramite la vena giugulare attraverso una procedura endovascolare minimamente invasiva.
L’obiettivo di tali impianti è quello di consentire alle persone che hanno subito gravi lesioni cerebrali a causa di eventi come l’ictus, che si traducono in paralisi, di recuperare un certo livello di indipendenza funzionale. I pazienti coinvolti nel trial iniziale hanno tutti una paralisi bilaterale cronica grave degli arti superiori che non risponde alla terapia.
Una volta installata e funzionante, l’interfaccia cervello-computer può interpretare i segnali e trasformarli in azioni come spostare un cursore o fare clic. Tale dispositivo potrebbe controllare un iPhone, un iPad, un elettrodomestico intelligente o un Apple Vision Pro.