La quota globale di mercato di Apple cala mentre i produttori cinesi crescono

La quota globale di mercato di Apple cala mentre i produttori cinesi crescono

Secondo i dati di Counterpoint Research, la quota globale di mercato degli smartphone Apple è scesa al 18% nel 2024, in calo rispetto al 19% dell’anno precedente. Al contrario, i produttori cinesi hanno registrato una crescita significativa, con Xiaomi che ha segnato un impressionante aumento delle vendite del 12% rispetto all’anno precedente.

Nonostante una crescita complessiva del mercato degli smartphone del 4%, Apple ha registrato un calo delle vendite del 2% su base annua. Un fattore chiave è stata l’accoglienza mista riservata alla serie iPhone 16, in particolare in Cina, dove l’assenza iniziale delle funzionalità di Apple Intelligence ha penalizzato le vendite. Tarun Pathak, direttore di ricerca di Counterpoint, ha affermato:

“La serie iPhone 16 ha ricevuto una risposta tiepida, in parte a causa della mancanza di Apple Intelligence al momento del lancio.”

Nonostante le difficoltà in Cina, Apple ha mantenuto una crescita robusta in mercati emergenti come l’America Latina, dimostrando la resilienza del marchio in regioni in via di sviluppo.

Nonostante le vendite complessive siano calate, la domanda per i modelli premium di Apple è aumentata. Ivan Lam, analista senior di Counterpoint, ha sottolineato che i consumatori stanno scegliendo sempre più spesso dispositivi ultra-premium, con i modelli Pro e Pro Max che hanno riscosso un notevole successo in Cina.

“Si prevede che la quota di questi modelli di fascia alta supererà il 50% del mercato cinese nel quarto trimestre del 2024”, ha dichiarato Lam.

Samsung ha mantenuto la sua leadership globale, grazie alla forte domanda dei suoi dispositivi delle serie S24 e A, entrambi dotati di avanzate funzionalità di intelligenza artificiale. Parallelamente, i produttori cinesi come Huawei, Honor e Motorola si sono affermati come i marchi in più rapida crescita tra i primi dieci produttori di smartphone.

La società capitanata da Tim Cook ha introdotto le funzionalità di Apple Intelligence tramite aggiornamenti software a partire da ottobre, ma queste non sembrano incentivare in modo significativo gli utenti ad aggiornare i propri dispositivi. Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, “il fascino di Apple Intelligence è significativamente diminuito rispetto ai servizi basati sul cloud come ChatGPT”.

Un sondaggio di dicembre ha inoltre rivelato che molti utenti iPhone percepiscono Apple Intelligence come poco utile, anche se questa opinione potrebbe cambiare con l’introduzione di nuove funzionalità. Grandi novità basate su Apple Intelligence sono infatti attese per aprile.