Apple pronta ad acquisire Prompt AI per potenziare la smart home
Apple starebbe finalizzando un accordo per acquisire il team e la tecnologia di Prompt AI, una giovane startup fondata nel 2023 e specializzata in computer vision. La notizia arriva da CNBC, secondo cui l’annuncio sarebbe già stato comunicato internamente ai dipendenti della società durante un incontro aziendale. I dirigenti avrebbero spiegato che parte del team entrerà a far parte di Apple, mentre gli altri riceveranno una compensazione ridotta con la possibilità di candidarsi ad altre posizioni.
Prompt AI conta undici persone e, prima di Apple, avrebbe ricevuto proposte anche da realtà come xAI e Neuralink di Elon Musk. L’azienda era nata con un finanziamento iniziale di 5 milioni di dollari, guidato da AIX e Abstract Ventures, e fondata da Tete Xiao, dottore di ricerca in informatica all’Università di Berkeley, e Trevor Darrell, presidente del Berkeley Artificial Intelligence Research Lab (BAIR).
Secondo quanto riferito, agli investitori sarà restituita solo una parte del capitale versato, mentre i dipendenti sono stati invitati a non menzionare Apple fino al completamento ufficiale dell’operazione.
Il prodotto principale di Prompt AI è Seemour, un’app in grado di collegarsi alle videocamere domestiche e interpretare in tempo reale ciò che accade all’interno o all’esterno di una casa. Il sistema riconosce persone, animali e oggetti, genera descrizioni testuali e invia avvisi in caso di attività anomale. Può persino rispondere a domande dell’utente su ciò che le videocamere stanno osservando.
Durante un incontro interno, il CEO Tete Xiao ha spiegato che, nonostante il successo tecnologico, il modello di business non era sostenibile. L’azienda ha quindi deciso di ritirare Seemour dal mercato, informando gli utenti che i loro dati saranno eliminati in modo definitivo, nel pieno rispetto della privacy.
Per Apple, questa acquisizione rappresenta un nuovo tassello nella strategia di espansione nel campo dell’intelligenza artificiale visiva. Dopo l’introduzione di Apple Intelligence, accolta con entusiasmo moderato e qualche ritardo, la società di Cupertino continua a investire in competenze che possano rafforzare il suo ecosistema di prodotti intelligenti.
L’operazione si inserisce nella crescente tendenza delle “acquihire” nella Silicon Valley, con cui le big tech assorbono startup per integrare rapidamente team di talento, evitando le complessità legate alle fusioni su larga scala.
Il valore dell’accordo tra Apple e Prompt AI sarebbe inferiore rispetto alle acquisizioni miliardarie viste nel settore, come i 14,3 miliardi spesi da Meta per Scale AI o i 2,4 miliardi di Google per Windsurf. Una scelta in linea con la filosofia di Apple, che preferisce acquisizioni mirate e discrete, finalizzate a incorporare tecnologie strategiche.
In oltre cinquant’anni di storia, la più grande operazione della società resta quella da 3 miliardi di dollari per Beats Electronics nel 2014. Tutto il resto, da Turi a Xnor.ai, ha seguito la logica della crescita silenziosa, fatta di piccoli team capaci di trasformarsi in leve tecnologiche interne.
Secondo CNBC, le competenze di Prompt AI confluiranno nel team Apple che sviluppa HomeKit, la piattaforma dedicata alla casa intelligente. L’integrazione sarebbe coerente con i progressi già compiuti nel campo della computer vision, applicata sia al Vision Pro che al riconoscimento automatico di persone e oggetti su iPhone.