Apple ha raggiunto un nuovo record di valutazione di mercato pari a 4.000 miliardi di dollari, mentre la sua divisione servizi ha superato i 100 miliardi di dollari di ricavi annui, più dei fatturati complessivi di Tesla e Disney.
Non è la prima volta che Apple segna record simili, era già stata la prima azienda a superare 1, 2 e 3 mila miliardi di dollari di capitalizzazione, ma questa volta arriva terza, dopo Nvidia e Microsoft, entrambe protagoniste della recente ondata di entusiasmo per l’intelligenza artificiale.
Nvidia aveva superato questa soglia lo scorso luglio, mentre Microsoft ha toccato la soglia nello stesso mese e di nuovo oggi.
Per Apple, il momento coincide con la forte partenza dell’iPhone 17, che ha spinto il titolo verso nuovi massimi in vista della pubblicazione dei risultati trimestrali prevista per giovedì.
I dati di vendita dell’iPhone 17, infatti, seppur non ancora ufficiali, sembrano molto solidi. Apple non comunica più le unità vendute, ma i ricavi derivanti dalla linea iPhone saranno un chiaro indicatore delle performance del nuovo modello rispetto ai precedenti iPhone 16 e 15.
Per ora, la società non ha ufficialmente chiuso la seduta sopra i 4 trilioni e, dopo aver toccato il traguardo intraday, il titolo è rientrato nella fascia alta dei 3 trilioni. Tuttavia, questo resta un segnale di fiducia del mercato verso il marchio e il suo ecosistema.
Nuovo record anche per i servizi
Parallelamente, la divisione servizi di Apple è destinata a raggiungere un fatturato record di oltre 100 miliardi di dollari di ricavi annui, come riportato dal Financial Times.
Le stime di Visible Alpha parlano di 108,6 miliardi di dollari, in crescita del 13% rispetto all’anno precedente.
Per fare un paragone, questo significa che la sola divisione servizi di Apple vale più del fatturato annuo di Disney o Tesla.
E secondo JPMorgan, i servizi, che includono App Store, iCloud, Apple Music, Apple TV+, Apple Arcade, AppleCare e Apple Pay, rappresentano ormai il 25% dei ricavi totali dell’azienda.
Un business sempre più solido, nonostante i problemi
Tutto ciò accade mentre Apple continua ad affrontare pressioni legali e regolamentari, soprattutto legate alle commissioni dell’App Store (fino al 30% sugli acquisti digitali).
Negli Stati Uniti si profila un caso antitrust del Dipartimento di Giustizia, mentre in Europa le nuove norme del Digital Markets Act potrebbero limitare ulteriormente i margini di profitto della piattaforma.
Nonostante questo, gli analisti restano ottimisti. Secondo le proiezioni, i servizi potrebbero superare il 30% del fatturato Apple entro il 2030, raggiungendo i 175 miliardi di dollari, mentre l’iPhone continuerà a rappresentare circa la metà dei ricavi con vendite in crescita del 4% nel 2025.