Apple risponde a Musk e nega favoritismi verso ChatGPT sull’App Store

Apple risponde a Musk e nega favoritismi verso ChatGPT sull’App Store

Apple ha ufficialmente risposto alle dure accuse lanciate da Elon Musk, che nelle scorse ore aveva affermato che l’App Store favorisce in modo evidente ChatGPT rispetto ad altre app di intelligenza artificiale. In una dichiarazione rilasciata a Mark Gurman di Bloomberg, Apple ha respinto le accuse, sottolineando l’imparzialità del proprio store.

Ecco la dichiarazione ufficiale della società di Cupertino:

“L’App Store è progettato per essere equo e libero da pregiudizi. Mettiamo in evidenza migliaia di app tramite classifiche, raccomandazioni algoritmiche e liste curate da esperti che utilizzano criteri oggettivi. Il nostro obiettivo è offrire agli utenti un’esperienza di scoperta sicura e agli sviluppatori opportunità di visibilità, collaborando con molti di loro per migliorare la scoperta nelle categorie in rapida evoluzione”.

L’intervento è arrivato dopo che Musk ha minacciato di intentare una causa legale, sostenendo che Apple starebbe violando le leggi antitrust favorendo OpenAI e rendendo impossibile per altre aziende di IA, come la sua xAI, raggiungere il primo posto nell’App Store.

“Apple si sta comportando in modo tale da rendere impossibile a qualsiasi azienda AI, tranne OpenAI, di arrivare al primo posto nell’App Store. Si tratta di una violazione delle leggi antitrust inequivocabile. xAI intraprenderà immediatamente un’azione legale”, ha scritto Musk su X.

Tuttavia, Musk non ha fornito alcuna prova concreta a sostegno delle sue accuse. Inoltre, ha apparentemente ignorato il fatto che un’altra app di IA, DeepSeek, sia riuscita a raggiungere il primo posto nelle classifiche dell’App Store all’inizio dell’anno. Attualmente, ChatGPT è al primo posto tra le app gratuite, mentre Grok è al quinto. L’app X si trova al trentaduesimo posto.

Musk ha anche accusato Apple di aver escluso le app X e Grok dalla sezione “Must Have” dell’App Store, dove invece sarebbe presente ChatGPT. Va sottolineato che Grok è stata recentemente aggiornata con contenuti per adulti, inclusi deepfake di celebrità, e continua a far parlare di sé per le sue risposte discutibili, influenzate direttamente da Musk.

Alle accuse si è unita anche la voce del CEO di OpenAI, Sam Altman, che ha risposto pubblicamente, affermando che Musk avrebbe manipolato gli algoritmi di X per favorire se stesso e le proprie aziende.

Apple è già nel mirino delle autorità americane per questioni legate alla concorrenza. È in corso una causa antitrust intentata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e la società sta ancora facendo appello contro la sentenza nel caso Apple vs. Epic Games, che obbliga Cupertino a rivedere profondamente le regole del suo App Store.