Apple rimuove l’etichetta “carbon neutral” da Apple Watch e Mac mini, ecco i motivi
Apple ha rimosso l’etichetta “carbon neutral” dalle pagine dei prodotti Apple Watch e Mac mini, una scelta che riflette un cambiamento nella comunicazione più che nella sostanza delle iniziative ambientali.
Il claim era stato introdotto con Apple Watch Series 9 e Ultra 2, poi esteso a determinate combinazioni di Series 10 e, più di recente, al Mac mini con M4. L’approccio prevedeva forti riduzioni delle emissioni lungo l’intero ciclo di vita del prodotto e la compensazione della quota residua mediante crediti di carbonio di alta qualità, in linea con il percorso “Apple 2030“.
La decisione di rimuovere la dicitura a livello globale arriva in un contesto normativo più stringente e di crescente attenzione al linguaggio della sostenibilità.
Da un lato, nel 2026 in Europa entrerà in vigore una normativa che vieta l’uso di claim come “carbon neutral” nella pubblicità, sull’imballaggio e sulle pagine prodotto, soprattutto se basati su progetti di compensazione. Dall’altro lato, una sentenza in Germania ha impedito di presentare l’Apple Watch come “a impatto zero”, accogliendo i reclami sul rischio di confusione per i consumatori e sulle criticità di alcuni progetti di compensazione, spesso contestati per i loro effetti sulla biodiversità e sull’uso dell’acqua.
Il risultato è un allineamento prudenziale: Apple elimina il claim ovunque per evitare messaggi divergenti tra i vari mercati e possibili fraintendimenti, senza però rinunciare ai propri obiettivi. La strategia rimane incentrata sulla riduzione reale delle emissioni grazie all’uso di energia rinnovabile nella produzione e nell’uso, di materiali riciclati o rinnovabili e di una logistica a minore impatto, con la compensazione della parte residua.
Già nel 2023, per i modelli di Apple Watch etichettati come “carbon neutral”, l’azienda aveva indicato criteri stringenti, tra cui l’utilizzo di elettricità pulita al 100% per la produzione e l’uso, almeno il 30% di materiale riciclato o rinnovabile in termini di peso e almeno il 50% delle spedizioni senza trasporto aereo.
L’assenza dell’etichetta, quindi, non implica una retromarcia sugli impegni. Apple continua a dichiarare la propria traiettoria verso la neutralità climatica dell’intera catena del valore entro il 2030 e segnala i progressi incrementali sui nuovi prodotti, anche quando non può più mostrali con un’etichetta.È plausibile che Apple consideri ancora internamente i modelli più recenti conformi a quegli standard, ma che preferisca uniformare il messaggio per evitare malintesi o accuse di greenwashing.
Nel merito, la discussione sulla “neutralità” e sui crediti di carbonio rimane aperta. Il punto di equilibrio che i regolatori europei stanno spingendo è spostare l’attenzione dalla compensazione alla riduzione diretta, favorendo metriche verificabili e comparabili tra i marchi.
In quest’ottica, la scelta di Apple di rimuovere l’etichetta “carbon neutral” è soprattutto un aggiornamento del linguaggio, mentre i progetti riguardanti l’energia pulita, i materiali circolari e la logistica a basse emissioni rimangono il fulcro del piano.