“ACDC”, Apple sta sviluppando chip AI specifici per i data center

“ACDC”, Apple sta sviluppando chip AI specifici per i data center

Negli ultimi mesi, Apple ha dimostrato un crescente impegno nel campo dell’intelligenza artificiale. L’azienda sembra pronta a svelare la sua tecnologia proprietaria di IA generativa, ma non solo. Un nuovo report indica che Apple sta sviluppando un chip specifico per potenziare l’elaborazione dell’intelligenza artificiale all’interno dei propri data center.

Un recente articolo del Wall Street Journal rivela che il colosso di Cupertino starebbe progettando “chip AI” dedicati ai data center. Potenzialmente, questi chip potrebbero supportare le nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale che verranno annunciate alla WWDC 2024 del prossimo mese.

Citando fonti vicine alla questione, Aaron Tilley e Yang Jie del WSJ affermano:

“Apple sta lavorando a un chip proprietario pensato per eseguire software di intelligenza artificiale sui server dei data center. Questa mossa potrebbe conferire all’azienda un vantaggio chiave nella competizione del settore AI.” Il progetto è noto internamente come “ACDC”, acronimo di Apple Chips in Data Center.

Questa segnalazione segue le dichiarazioni dell’analista Jeff Pu di Haitong International Securities, che ieri ha affermato che Apple sta utilizzando i chip M2 Ultra e M4 per alimentare i server dedicati alle nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale di iOS 18.

Si prevede che Apple presenterà numerose funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa con iOS 18 e gli altri aggiornamenti software che verranno annunciati a giugno durante la WWDC 2024. L’azienda sta inoltre sviluppando modelli linguistici proprietari in grado di funzionare offline, sebbene con capacità limitate. Avere alternative online garantirebbe risultati più accurati.

È interessante notare che precedenti report indicavano che Apple fosse in trattative con OpenAI e Google per integrare le loro tecnologie di intelligenza artificiale in iOS 18. Al momento, non è chiaro se la società intenda ancora stipulare accordi con terze parti o se si affiderà esclusivamente ai propri server.